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TESTIMONIANZE DAL TEAL LAB

Lo hanno definito un workshop ispirante, energizzante. Un percorso che aiuta a raggiungere una maggiore consapevolezza rispetto al proprio modo di porsi e che crea le premesse per agire in modo concreto. Un’esperienza che tira fuori chi si è veramente. Ecco i racconti di alcuni partecipanti al primo Teal Lab, che si è tenuto a Milano il 13 e il 14 marzo.

“Avevo un po’ il timore – dice Marco Cisotto, HR buisness partner in H-Farm – che fosse il classico workshop durante il quale passi il tempo a leggere le mail e invece non è stato assolutamente così. È stato tutto veramente molto dinamico, un fulmine a ciel sereno e mi ha aperto gli occhi su tanti aspetti. In particolare quando abbiamo simulato di interpretare i diversi stakeholder che gravitano in azienda e poi abbiamo definito tutti assieme uno scopo comune: mi ha colpito il processo. L’aspetto arricchente infatti non è stato avere un ruolo piuttosto che un altro, ma proprio partecipare al processo e osservare come persone diverse, appartenenti a contesti differenti, siano in grado di definire uno scopo comune in modo collettivo. Questo percorso aiuta a raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e contemporaneamente a capire meglio gli altri.”

Walking Check-in

 

Anche per Mariella Terlizzi l’individuazione dello scopo comune è stato uno dei momenti più significativi del workshop. “Come coach ero interessata – racconta – a comprendere come passare dalla teoria, che conosco già, alla pratica. Volevo capire le modalità, i meccanismi, i rischi, gli elementi su cui fare leva. In sostanza volvevo creare le premesse per fare un passo concreto. E la conduzione con questa modalità molto esperienziale mi ha dato la spinta per agire. Il workshop infatti da la possibilità di avere una visione in prospettiva, prima su sé stessi e poi sull’azienda di appartenenza. Inoltre è di grande aiuto sapere che l’esperienza non finisce dopo i due giorni, che il gruppo continuerà a restare in contatto e a confrontarsi per capire come muoversi da qui in poi e così lavorare assieme.”

Social Presencing Theatre

 

Per Filippo Causero, Amministratore delegato di Foxwin, il contatto profondo con gli altri è stato uno degli elementi di maggior ispirazione. “Alcune attività mi hanno permesso di vedere me stesso e gli altri in modo diverso – racconta – Mi hanno fatto capire ancora una volta quanto sia importante tirare fuori chi siamo. Dovremmo abituarci tutti quanti a farlo. Ma c’è un sacco di paura, paura forse di essere calpestati. Eppure quando siamo autentici succedono cose che non ci si aspettava accadessero e questo ci permette di entrare in contatto con gli altri molto di più. Noi siamo già un’azienda teal e il workshop mi ha fatto comprendere come migliorare la definizione interna dei ruoli. Faremo a breve una riunione anche con i clienti per capire meglio le necessità.”

Lavori in sottogruppi

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