fbpx

La Vita Organizzativa e il suo Movimento Circolare

La mela di Newton: una visione a metà

Per introdurre l’analisi riguardo la circolarità della vita organizzativa, mi piacere ricorrere a un famoso aneddoto, secondo cui Isaac Newton ebbe l’intuizione della forza gravitazionale mentre, seduto sotto un albero che stava contemplando, vide cadere una mela.

 

La caduta della mela dall’alto verso il basso fu la rivelazione per Newton della natura della gravità. Può fare sorridere che tuttavia egli non considerò un altro aspetto altrettanto straordinario di tale osservazione: come aveva fatto la mela ad essere così in alto? È proprio in questa dinamica di cicli e ritorni che possiamo intravedere la circolarità della vita organizzativa, in cui ogni caduta, crescita o trasformazione trova senso solo se letta nella sua interezza.

Il Miracolo Invisibile della Vita Organizzativa

 

Osservando noi stessi e la natura circostante, possiamo comprendere che molti organismi viventi possiedono la straordinaria capacità di muoversi e crescere contro la forza di gravità, dal basso verso l’alto. Questa capacità rappresenta una delle caratteristiche più distintive e meravigliose della vita stessa.

 

Una pianta che cresce verso la luce, un essere umano che si alza in piedi, un uccello che si libra in volo, un germoglio che spacca l’asfalto. In tutti questi fenomeni riconosciamo l’energia vitale che si oppone attivamente alla gravità. Utilizza l’informazione, l’organizzazione e l’energia per creare ordine e struttura dal basso verso l’alto.

 

Ciò che è privo di vita, al contrario, segue passivamente la forza gravitazionale. Si muove dall’alto verso il basso, senza resistenza né finalità.

L’Eredità Concettuale di una Visione Incompleta

 

La genialità di Newton nel descrivere la forza di gravità, ha fornito un modello mentale potentissimo che ha influenzato non solo la fisica. Ma anche il nostro modo di concepire l’organizzazione sociale e il potere. Siamo cresciuti immersi in questa “intuizione newtoniana a metà”. Abbiamo continuato a privilegiare il movimento dall’alto verso il basso come paradigma naturale e inevitabile.

 

Questo framework concettuale si è tradotto storicamente in:

  • Gerarchie sociali viste come “naturali” e immutabili
  • Concezioni di potere che “discende” dall’alto verso il basso
  • Sistemi organizzativi rigidamente verticali
  • L’autorità come forza che mantiene l’ordine contro il presunto “caos” dal basso

 

La Circolarità del Vivente

 

Se riconosciamo la forza vitale ascendente come elemento fondamentale della vita, possiamo ripensare radicalmente i nostri modelli organizzativi. Questa è la circolarità del vivente: la mela cade dall’albero (movimento discendente), ma è arrivata in alto grazie alle forze vitali che dal basso l’hanno generata (movimento ascendente). Per un’organizzazione vitale, questo significa dare pari attenzione ai due movimenti.

Dal basso verso l’alto – Generazione di Energia Vitale:

  • Stimolare creatività, iniziativa e partecipazione a tutti i livelli
  • Riconoscere che l’innovazione e l’adattamento emergono spesso dalla base
  • Creare spazi per l’auto-organizzazione e la crescita organica
  • Valorizzare la diversità come fonte di resilienza e vitalità

Dall’alto verso il basso – Nutrimento e Sostegno:

  • Chi è al vertice ha il compito di “donare la mela”: offrire risorse, spazio, tempo e fiducia al sistema
  • Lasciare andare il controllo eccessivo per permettere la crescita
  • Fornire visione e direzione senza soffocare l’energia emergente
  • Riconoscere che la leadership autentica nutre il terreno fertile per il futuro

 

Verso una Nuova Metafora di vita Organizzativa

 

La biologia ci offre metafore alternative alla pura meccanica gravitazionale:

  • Crescita organica che procede dal basso verso l’alto
  • Reti di connessioni orizzontali oltre alle gerarchie verticali
  • Ecosistemi dove ogni elemento contribuisce alla vitalità del tutto
  • Energia che fluisce, si trasforma e si rigenera continuamente

 

vita organizzativa

 

Non si tratta di negare l’importanza delle strutture o della leadership, ma di riconoscere che i sistemi più resilienti e innovativi sono quelli che sanno integrare entrambi i movimenti:

 

l’energia vitale che sale dal basso e il nutrimento che scende dall’alto, in un ciclo continuo di generazione e rigenerazione.

 

Prendiamo spunto dalla teoria della complessità, così pervasiva in questo XXI secolo, in risposta alle visioni maggiormente deterministiche e lineari del secolo scorso. Possiamo riprendere i contributi di Donella Meadows che effettivamente descrisse in modo accurato la relazione tra la necessità dei sistemi viventi di auto-organizzarsi e allo stesso tempo di generare gerarchie superiori il cui scopo principale sia quello di far sì che i sistemi auto-organizzati funzionino!

Conclusione

 

La mela di Newton ci ha insegnato molto sulla gravità. Forse, però, è tempo di completare la lezione: osservare con uguale meraviglia e attenzione la forza vitale che ha portato quella mela così in alto. Solo chiudendo questo cerchio concettuale potremo progettare organizzazioni e società che siano davvero all’altezza della complessità e della bellezza della vita stessa.

 

Un’area ancora alquanto inesplorata nelle scienze dell’organizzazione è comprendere quali siano i principi di design utili a progettare organizzazioni in grado di rispondere a tale complessità. Di questo tornerò a scrivervi prossimamente.

Condividimi!

Contattaci
Tutti gli articoli