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LE NOSTRE AZIONI HANNO UN IMPATTO E NESSUNO PUÒ PIÙ IGNORARLO

“Dobbiamo veramente imparare a valutare l’impatto delle nostre azioni”. A parlare è Katrin Kaufer, senior research fellow del MIT di Boston, che sottolinea: “Io penso che questa sia la sfida più importante che ci attende. Non possiamo più ignorare che quello che facciamo quotidianamente al lavoro o nelle nostre vite ha effetti sulla società e sul benessere delle persone che ci circondano. E il ragionamento vale per tutti noi, sia come lavoratori che cittadini.

 

Nei contesti imprenditoriali ad esempio ritengo che non si possano più trascurare le esternalità negative delle attività delle aziende. E credo che i CEO e le persone che ricoprono ruoli di leadership nelle organizzazioni non possano tralasciare questo aspetto, come fosse un fattore marginale. L’impatto sociale dovrebbe a mio parere essere considerato come parte integrante della proposta commerciale di ogni business.”

 

per Katrin Kaufer, ricercatrice del MIT di Boston, questa è la sfida

 

Ma allo stesso tempo per l’esperta del MIT è altrettanto importante che anche i cittadini capiscano quali effetti hanno le loro decisioni sul mercato. Il nostro denaro infatti non è neutrale e fa la differenza in base a dove viene versato o depositato. E per questo serve un cambiamento culturale, una trasformazione del modo di pensare. Ma per far sì che gli impatti sulla società diventino un criterio di valutazione, la trasparenza dovrebbe diventare uno dei principi fondanti. Esiste infatti una connessione profonda tra la trasparenza e la capacità del singolo di poter comprendere l’incidenza di ogni singola azienda o prodotto sul benessere della società.

E questo è un concetto che dovrebbe valere anche nel settore finanziario. Per questo Katrin Kaufer collabora, attraverso progetti innovativi di formazione e leadership, con la Global Alliance for Banking on Values, il network indipendente di banche che utilizzano la finanza per realizzare uno sviluppo economico, sociale e ambientale sostenibile.

 

“Questa rete di banche – sottolinea – ha sviluppato e continua a studiare quali sono i principi fondamentali che dovrebbero rappresentare le banche che operano secondo un certo codice di responsabilità. L’obiettivo è quello di stabilire uno standard chiaro che consenta di definire un segno distintivo evidente. Io penso che sia un approccio veramente rilevante e potenzialmente potrebbe diventarlo per qualsiasi altra forma di attività, non solo nel settore finanziario. È infatti un’opportunità di espansione dei mercati, in cui il valore della trasparenza potrebbe diventare un reale fatto di leva”.

 

Per approfondire https://www.peoplerise.net/it/le-banche-tempo-prendere-posizione/

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