Da un po’ di tempo rifletto sulla relazione esistente, ammesso che ne esista qualcuna, tra giovani ed imprese. Mi chiedo perché, a parte qualche corso universitario particolarmente illuminato, siano poche le occasioni di incontro tra queste due classi di interlocutori. Poi mi fermo e rifletto…
…ma è davvero così?
Mancano realmente le occasioni d’incontro o è piuttosto la mentalità di giovani ed imprese ad inceppare il meccanismo di condivisione e contaminazione della conoscenza e dell’esperienza?
Il pensiero si è approfondito ad Amsterdam dove, ospite degli Knowmads, in contatto con Peoplerise, ho partecipato alle Knowmads GO Weekend Series (http://www.knowmads.nl/weekend-series/).
Grazie alle tre mitiche organizzatrici, Neza, Kristin e Laura, è stato per me lampante notare come tutti noi filtriamo, o meglio dire, vediamo, le opportunità attorno a noi a seconda degli occhi che abbiamo e dell’ambiente in cui ci troviamo.
La Knowmads Business School si presenta come “a platform and school for people who want to make a positive difference in this world”: è uno spazio di co-working dove in un anno poco “accademico” ma molto progettuale, gli studenti scoprono le proprie passioni, i propri talenti, implementano progetti lanciati e pagati da imprese (tra le altre KLM, Deutsche Telekom, Wereld Winkels) che sono in contatto con la Business School stessa e si finanziano parte della quota d’iscrizione con il successo dei propri assignments.

Questo è, a mio parere, il ruolo che dovrebbe avere il sistema educativo, anche in Italia: un ponte tra giovani ed imprese che vogliano mettersi in gioco e sperimentarsi al di là di banchi ed uffici. Certo, l’Olanda non è l’Italia, ma quanti incontri, concorsi, eventi ci sono anche nel Bel Paese a cui partecipano pochissime persone rispetto al potenziale di capitale umano offerto dal nostro territorio? Mi chiedo quindi:
mancano gli spazi o la mentalità?
Probabilmente un po’ entrambe le cose, perché menti aperte che non trovano spazio per esprimersi sono potenziale sprecato tanto quanto innovativi ma inesplorati spazi di co-working. Peoplerise, con diverse iniziative, vuole essere un punto di contatto tra giovani ed impresa: il mio progetto di tesi grazie al quale ora lavoro in questa società, la collaborazione con gli Knowmads e lo scouting nel contattare e collaborare con social innovators sparsi per l’Europa sono piccoli tasselli del grande ponte che tutti assieme, giovani, organizzazioni e istituzioni, vorremmo, o dovremmo, contribuire a creare. Anche in Italia.
Noi ci stiamo mettendo del nostro, e voi?
Parliamone, connettiamoci, co-creiamo e perché no, prendiamoci un caffè assieme!
Daniela Bottega